telodoiogrillo

Non abbiamo avuto neanche il tempo di compiangere i morti della Rambla catalana che il governo italiano già ci ha dato la risposta per evitare attentati in Italia, la soluzione si chiama “Integrazione”. Cominciamo bene mi dico e il mio pensiero va a tutte le città che ho girato in italia in cui ho notato che i centri strorici sono accomunati tutti dalla stessa cosa. Sono invasi da extracomunitari,nessun centro storico ne è esente dal fenomeno. Ricordo l’ultima passeggiata fatta in centro con bottegai italiani, artigiani e cittadini  risale forse alla mia adolescenza. Adesso dove prima c’era una salumeria ormai fallita vi è un alimentare arabo, dove prima c’era un aritigianato locale adesso vi sono pakistani che vendono cover taroccate,dove i tipici abitanti delle antiche stradine dei centri delle nostre città hanno lasciato posto ad abitanti stranieri che affollano monolocali. Non dico che non ce ne dovrebbero essere , sia chiaro, ma Penso a tutte le volte che mi sono trovato come uno straniero nella mia città, pensando di essermi addormentato sul treno e di aver saltato la fermata di casa ed essermi risveglaito in un’altra nazione.Poi ripenso alle parole del nostro presidente della repubblica che proclama l’accoglienza , penso ai centri ormai per qualche “strano motivo” abbandonati da italiani e conquistati da stranieri con prodotti “tipici” stranieri e mi dico
“MA VUOI VEDERE CHE IL PRESIDENTE CE L’AVEVA CON LORO CHE CI DEVONO FAR INTEGRARE ANCHE A NOI NELLE LORO CITTA ITALIANE’?”
La barca ormai sta caricando acqua, è troppo pesante, ma adesso come ributti in mare la gente che hai tirato su pensando che la nave potesse caricare all’infinito naufraghi? chi può abbandoni questa nave, chi ,come me, cercasse di mantenere vive la tradizione e l’artigianato italiano e salvare una tradizione ed una cultura destinata ad affondare insieme a quella che era la mia italia liberata e donataci dai nostri avi molti dei quali caduti contro nemici stranieri ,che noi non sappiamo più tenerci